Qualcuno che ho fissato mentre cadevo mi ha alzato le gambe e quando rialzatomi barcollavo ancora, mi ha riaccompagnato a casa. Ha fatto il minimo, non mi ha spogliato, non mi ha levato le schegge dalla faccia ed è rimasto fino alla mattina per vedere come stavo. Quando mi sono alzato ero convinto di avere duecento schegge infilzate. Quando mi sono toccato non ho sentito niente e ho messo una canzone*. Quando mi sono lavato la faccia, mi sono specchiato, avevo l'aspetto di chi si era ubriacato la sera prima. La persona che mi aveva aiutato aveva scattato le foto della serata e le aveva lasciate in casa. Il cellulare squillava ho risposto, nella telefonata mi hanno detto che avevo delle cose da fare, tante cose da fare che convergevano nel solito punto, ho incominciato a chiamare in giro a destra e a manca in modo da organizzarmi per farle. Ero come prima della sbronza un po' vuoto ma con la convinzione di quello che volevo fare per riempirmi e sapevo anche che la sera prima avevo bevuto da una bottiglia finta ma del whisky vero. Non si può mirare il punto e seguire la traiettora da ubriaco, non si possono fare homerun, e io voglio diventare "grande come la ci-na".**
*http://youtu.be/31n-8ffVFVg
**http://youtu.be/vHGQUPdWWP0
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